Andiamo in senso opposto a Galveston, verso Indian Beach, Jamaica Beach e Pointe West che avevamo già attraversato in camper per arrivare qua. Strada paneggiante e scorrevole, ci guardiamo intorno e a parte qualche mucca al pascolo e le case belle allineate lungo la spiaggia, il paesaggio non offre molto di più. Sulla via del ritorno Petino nota un serpentello ferito sul ciglio della strada, io con un ramoscello lo sposto nell'erba nella speranza che sopravviva. Se non altro qua non verrà investito dalle auto. Poco più avanti ci fermiamo ad una spiaggia pubblica e noto qualcosa di indefinibile sul bagnasciuga. Petino va a dare un'occhiata poi torna e mi riferisce che si tratta di un delfino morto, chiaramente sbranato da uno squalo. Vado a vedere anch'io e in effetti noto due morsi, uno sul cranio e l'altro alla gola. Dev'essere qua da qualche giorno perché comincia a puzzare.
Torniamo in campeggio in tempo per doccia e pranzo. Lasciamo il campeggio nel primo pomeriggio. Oggi lasciamo anche il Texas, senza rancore, dovremmo arrivare in serata a Lafayette, Louisiana.
Partiamo in bici - ma... forse andiamo nella direzione sbagliata?
Laura in spiaggia.
Il serpentello infortunato.
Un nuovo resort in costruzione: case, campo da golf, laghetti ameni.
Il delfino morto.
Altre residenze sulla spiaggia: si tratta per lo più di seconde case o di case in affitto per la bella stagione.
Una che si distingue dalle altre coloniali: mi ispira.
Quest'altra le stava di fianco. Esteticamente, mi attirano di più dello stile coloniale.
Il nostro campeggio.
La spiaggia del campeggio.